La Congregazione Cristiana dei testimoni di Geova promuove comportamenti illeciti.
Con una circolare riservata del 20 dicembre 1988, la congregazione centrale notificò a tutti i responsabili delle comunità locali dei testimoni di Geova in Italia l’intenzione di organizzare alcuni viaggi in Egitto per pochi affiliati; si trattava di semplici tour turistici? Ovviamente NO! Infatti, la stessa circolare precisava che “questi viaggi ci daranno la possibilità di inviare tramite i fratelli un certo quantitativo di pubblicazioni e altro materiale in Egitto”, dove l’attività proselitistica dei testimoni di Geova è “al bando”; quindi, dietro la parvenza di viaggi turistici, organizzati dalla congregazione in argomento, si reclutavano cittadini italiani di provata fede geovista per introdurre letteratura e “altro materiale” vietati dalle autorità egiziane.
Un’ulteriore circolare della sede romana della congregazione centrale, datata 2 novembre 1995, confermava l’effettuazione dei viaggi in Egitto da parte di oltre 400 testimoni di Geova nei mesi di ottobre e novembre 1995 e ne programmava un altro per il 1996.
Anche in questo documento riservato si faceva menzione esplicita del reale scopo di questi viaggi: “Come ben sapete, in Egitto l’opera è al bando e pertanto c’è la necessità di provvedere letteratura ai nostri fratelli. Con i viaggi organizzati nel 1995 è stato possibile provvedere una certa quantità (di letteratura) … Occorre di nuovo effettuare questi viaggi che ci daranno la possibilità di inviare tramite i fratelli italiani un certo quantitativo di pubblicazioni e altro materiale per incrementare l’opera in Egitto”. Queste osservazioni sono relegate alla “parte confidenziale” della circolare a riprova dell’estremo riserbo che circonda il vero obiettivo di questi viaggi.
In conclusione, è evidente la prassi attuata dalla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova di introdurre materiale vietato in uno Stato straniero servendosi di cittadini italiani consenzienti.
Ciao. Ilnonnosa.